I luoghi più rischiosi da Coronavirus nell’aria sono bar, ristoranti e palestre

Sono sempre più chiare le situazioni in cui il contagio da Coronavirus Sars-CoV-2 diventa molto più probabile, tutte situazioni e luoghi studiati dalla scienza per permettere alla popolazione di correre meno rischi possibili
Uno studio pubblicato su “Nature” ha dimostrato come i tracciamenti possano portare a molte informazioni utili in questo senso.
I ricercatori dell’Università di Stanford, in California, hanno infatti analizzato le localizzazioni dei cellulari nel periodo compreso tra marzo e aprile; in particolare, hanno controllato oltre 57.000 gruppi di persone in oltre 550.000 luoghi di potenziali assembramenti quali ristoranti, palestre, chiese, concessionarie di automobili, negozi di attrezzature sportive, hotel e motel.
I locali peggiori sono risultati i ristoranti, seguiti da palestre, bar, hotel e motel.
Negli stessi giorni è poi uscito, sul New England Journal of Medicine, un altro studio su un campus per reclute dei marines: al loro arrivo i tamponi hanno presentato 16 contagi (0,9%) mentre dopo 30 giorni 35 contagiati (1,6%). La trasmissione è quindi sempre in agguato, anche tra i giovani, e anche quando viene posta attenzione. E’ il luogo ad aumentare o diminuire la probabilità di contagio.

Ricordiamo in questo senso che il COV-SARS2 appartiene alla più grande famiglia di coronavirus, e secondo la ricerca scientifica attuale, questo tipo di virus a RNA monofilamento è molto sensibile alla luce UV-C. La presenza di una membrana lipidica non influisce sulla sensibilità del virus ai raggi UV-C perché non protegge il genoma che viene comunque colpito dalla radiazione UV-C. In questo modo le cellule viventi vengono inattivate.

La FDA dice che le radiazioni UVC possono distruggere il rivestimento esterno della maggior parte dei Coronavirus, tra cui l’attuale virus SARS-Cov-2.
Un team di ingegneri sta progettando il sistema UV-C che verrà testato su diverse decine di automotrici. L’intero progetto pilota durerà 14 mesi.
Il sistema che stanno mettendo a punto agirà all’interno delle condotte dell’aria, inserendo lampade UVC e filtri d’aria, che possano intrappolare particelle più piccole come i virus, con l’intento di creare un piano di prevenzione che aiuterebbe a combattere anche altri patogeni dopo la pandemia.
“Crediamo che questa tecnologia a basso costo, ridurrà la circolazione di Covid-19, mitigando il rischio di trasmissione a bordo di automotrici ferroviarie” ha detto in una e-mail Ian Jannetta, portavoce Metro.
Anche in Italia si stanno attuando misure specifiche per rendere i trasporti pubblici sicuri e Fuocofreddo è impegnata in questi progetti con LED UVC nel settore ferrotramviario e altri creati su misura per ogni richiesta.

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